Qui, nei Parchi di Nervi, si è già dentro un mondo fantastico, ma questo è solo l’esterno. All’interno del nostro giardino dimora la meraviglia intima di ciascun osservatore.
Si suggerisce di scegliere il punto di vista più congeniale di fronte al quale fermarsi: avvicinando l’occhio si scopre o si crea la realtà traguardata. Le possibilità sono infinite, ma una sola può essere sperimentata e renderà incoerenti tutte le altre.
Le figure impalpabili realizzate in rete metallica rievocano paesaggi danzanti fuori dal tempo e danno consistenza all’inconsistenza.
L’incertezza delle immagini genera dicotomie tra materia e percezione, tra interno ed esterno, tra corpo e anima.