“Tutto ciò che è sconosciuto si immagina pieno di meraviglie” (Tacito)
La capacità di meravigliarsi appartiene all’uomo libero, curioso e capace di sognare.
A chi non ha paura di affidarsi alle proprie emozioni. Tuttavia, non è facile attraversare un tunnel di cui non si sa dove porta. Lo scenario alla fine del viaggio può essere uguale a quello iniziale, migliore o spaventoso.
È fondamentale essere consapevoli dei rischi che si corrono quando si intraprende un percorso sconosciuto, ma è necessario attuare una strategia che permetta di modificare, se non addirittura annullare, l’azione intrapresa.
In ogni osservatore, che inizia l’azione del viaggio, vive la meraviglia interiore.
A questo punto suggeriamo di respirare e poi scegliere il ritmo più congeniale per attraversare il tunnel.
Avvicinandosi all’uscita si potranno scoprire infinite possibilità, ma solo una
può essere sperimentata e renderà tutte le altre incoerenti. La radura con il Ginko solitario genera dicotomie tra materia e percezione, tra interno ed esterno, tra corpo e anima.
