Landscape hotel project
Landscape hotel project
Poltu Quatu
Angela Gambardella, Anna Sala e Francesca Macciò
Privato
L’idea principale su cui si innesta il progetto del paesaggio è la ricerca di un filo unitario attraverso la proposta di una pavimentazione omogenea in ghiaino stabilizzato, fatto con lo sfrido del marmo bianco di Orosei. Codesto tappeto uniforme viene impreziosito da linee sinuose che fluiscono verso il mare, accompagnando il visitatore a trovare la strada. I listelli sottili affiancati uno all’altro creano pance sinuose che rievocano i disegni lasciati dalla risacca sulla sabbia.
La vegetazione è costituita da un tappeto di arbusti ed erbacee dal fogliame argenteo, opportunamente messi a dimora per accendere i colori nell’ombra. Tra le alte siepi di Taxus baccata, dalle forme organiche e dalla potatura controllata, si aprono delle piccole aree nascoste, veri scrigni di natura che accolgono al proprio interno elementi speciali e sorprendenti, quali fontane, specchi d’acqua, statue o una panchina di design per la sosta contemplativa. Dal lato opposto della siepe dimorano arbusti della macchia mediterranea potati in forme globose, ora più allungate ora più allargate, atti a non mostrare subito cosa accade dall’altra parte.
Nelle tasche di terra, tra i due ordini di roccaille, vengono inseriti prevalentemente specie xerofite quali Opuntia ficus indica e un rampicante sempreverde, il Ficus repens, che dovrebbe rinverdire l’intera parete.
In generale tutto il percorso diventa una piacevole promenade tra profumi di specie locali ed esotiche naturalizzate ormai da tempo in Sardegna.
Gli ingredienti utilizzati sul parterre verso la reception sono i medesimi incontrati in precedenza: un percorso con i passi persi giganti, una selezione di vegetazione xerofita posizionata su un letto di ciottoli bianchi che proseguono le linee sinuose della pavimentazione, il contrasto con le pezzature di gariga e vegetazione della macchia mediterranea dai colori variegati e le succulente dal portamento scenografico